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Quando lavare i denti? Prevenzione dentale negli adulti

7 Aprile 2020 by Dr Stelvio Di Feo
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Le malattie dei denti e delle gengive colpiscono la stragrande maggioranza della popolazione mondiale e  sono strettamente legate agli stili di vita quali l’igiene e  la dieta; alle cattive abitudini (fumo, alcool, poca attività fisica) e alla presenza di batteri contenuti nella placca dentaria.

I denti non servono solo per masticare , hanno un ruolo essenziale nell’articolazione della parola e nella vita di relazione.

Lʼimpossibilità di sorridere, a causa di una bocca poco “curata” può rappresentare una notevole limitazione ai rapporti sociali .

Un bel sorriso è sempre un ottimo biglietto da visita e predispone subito alla simpatia e alla comunicazione.

La salute orale non è  solamente assenza di malattia, ma una condizione che influenza fortemente lo stato di salute e di benessere generale della persona.

Esistono, ad esempio, correlazioni tra malocclusione dentale e alterazioni della postura corporea , così come  tra malattia parodontale  (piorrea)  e patologie dellʼapparato cardiovascolare e diabete.

Prevenzione dentale negli adulti

La mancanza  di prevenzione porta all’aumento della prevalenza di carie, gengiviti e malattia parodontale (piorrea), con possibile perdita dei denti e disagi funzionali ed estetici.

La prevenzione delle malattie dei denti e delle gengive è legata a precise e costanti azioni di igiene orale e a corretti stili di vita.

Periodiche visite specialistiche, inoltre, permettono di intercettare subito eventuali malattie.

Quando lavare i denti

Una buona igiene orale prevede innanzitutto il corretto spazzolamento dei denti, che deve avvenire almeno 2/3 volte al giorno (dopo i pasti principali), e lʼuso quotidiano del filo interdentale o dello scovolino.

Tali manovre hanno lo scopo di eliminare meccanicamente la placca batterica.

Molto importanti  sono le sedute di igiene orale professionale, per la rimozione del tartaro e della placca batterica, che possono insinuarsi in profondità all’interno del solco gengivale.

L’igienista dentale consiglierà il tipo di spazzolino più adatto e di filo interdentale o scovolino per ogni singolo paziente, così come suggerirà l’uso di collutori di diversa formulazione chimica a seconda della necessità (motivazione).

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Gengivite: Infiammazione della gengiva

Si manifesta attraverso alcuni sintomi come gonfiore, dolore e sanguinamento.

Le gengive si ammalano principalmente a causa dellʼaccumulo di batteri.

La placca batterica  si forma intorno ai denti anche se non assumiamo cibo , e se  non viene accuratamente  rimossa con lo spazzolino e il filo, provoca lʼinfiammazione della gengiva.

La gengivite  trascurata e non trattata adeguatamente, può evolvere in parodontite ( piorrea) e provocare la perdita dei denti.

Cura per la gengivite

Esistono diverse cure per le gengive che il dentista o lʼigienista possono mettere in atto per migliorare lo stato di salute del cavo orale.

La più importante è la cosiddetta “terapia eziologica” (seduta di igiene orale professionale), che viene eseguita con strumenti manuali e ultrasonici, o anche con lʼausilio dellʼair abrasion con polvere di glicina o di eritritolo.

Questi strumenti sono in grado di agire e rimuovere la placca e il tartaro sottogengivale,  eliminando i batteri e ristabilendo lo stato di salute delle gengive.

Le sedute di igiene orale professionale

Vengono effettuate dallʼodontoiatra o dallʼigienista dentale.

Durante la seduta di igiene dentale professionale vengono  rimossi  i depositi di placca e tartaro sopra e sottogengivali.

La necessità dei richiami di igiene orale professionale è diversa e cambia da individuo a individuo. Il periodo di tempo che intercorre tra una visita e lʼaltra varia in relazione alla gravità del quadro clinico, alla suscettibilità del paziente e alla sua attenzione nel mantenere delle buone regole di igiene orale domiciliare.

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seduta di igiene orale professionale prima e dopo

La frequenza va pertanto personalizzata dietro suggerimento dellʼodontoiatra e dellʼigienista dentale.

Peri pazienti maggiormente predisposti alla malattia parodontale, il richiamo semestrale è spesso insufficiente.

In questi casi è pertanto consigliato un richiamo più stringente, per esempio quadrimestrale o trimestrale.

Meglio spazzolino elettrico o manuale ?

Lo spazzolino da denti rappresenta il presidio fondamentale per rimuovere i depositi di placca.

Lo spazzolino manuale è quello più comunemente utilizzato, ma gli spazzolini elettrici di nuova generazione hanno mostrato risultati migliori e in tempi più brevi in termini di rimozione di placca. Diverse ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato che che gli spazzolini elettrici riducono la placca batterica del 17% in più rispetto allo spazzolino manuale.

Questo significa che lo spazzolino elettrico è da preferire soprattutto nelle persone con scarse capacità manuali, come ad esempio i bambini, gli anziani e i soggetti predisposti alle malattie gengivali e parodontali.

In ogni caso il professionista suggerirà lo spazzolino più adatto alla vostra condizione clinica.

Fondamentale con entrambi i tipi di spazzolini è comunque la durata dello spazzolamento.

Per rimuovere la placca in maniera adeguata è necessario dedicare alle manovre di spazzolamento almeno 2-3 minuti 2/3volte al giorno.

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spazzolino manuale tecnica di Bass modificata

Spazzolino elettrico: come si usa

Non bisogna mai usarlo come uno spazzolino normale.

  1. Appoggiare le setole della testina inclinate a 45° rispetto alla gengiva su un dente alla volta, girandogli intorno e pulendo le varie superfici (davanti, all’interno, tra dente e dente)
  2. Durante l’operazione non fare pressione (alcuni elettrici hanno il sensore di pressione) sulla superficie del dente e lasciare che le setole roto-oscillino per un paio di secondi senza muoverle o strofinarle (basta appoggiarle)
  3. Spostare le setole sul dente successivo e così via, fare lo stesso sulle superfici interne, superiori e inferiori
  4. Dedicare la pulizia dei denti almeno 2 minuti (solitamente l’elettrico è dotato di timer)

Il filo interdentale

Per una corretta igiene orale non basta utilizzare solo lo spazzolino. Per la  completa rimozione della placca tra un dente e lʼaltro sono necessari strumenti più specifici come il filo interdentale o lo scovolino.

Il filo interdentale, grazie al suo intreccio sottile di fibre di nylon, è in grado di entrare nelle fessure dove lo spazzolino non riesce ad arrivare, generalmente consigliato per le persone che hanno spazi interdentali molto stretti, denti affollati e  malposti.

Eʼ consigliato utilizzarlo almeno una volta al giorno, preferibilmente di sera e per un corretto utilizzo non basta inserirlo tra i denti e muoverlo avanti e indietro, è necessario abbracciare il dente e far scivolare il filo dalla gengiva verso lʼalto e viceversa, eseguendo movimenti decisi senza però provocare danni alla gengiva.

Recenti studi indicano quanto sia a volte difficile utilizzare correttamente il filo interdentale: in tal caso lʼigienista dentale valuterà a seconda delle zone e in base alla manualità del soggetto quando prediligere lʼutilizzo del filo o dello scovolino.

Essere efficaci nella rimozione della placca tra un dente e lʼaltro permette di prevenire la Gengivite, la Parodontite e la Carie.

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Lo scovolino

Lo scovolino è uno strumento appositamente ideato per la rimozione della placca batterica dagli spazi interdentali ampi.

La scelta della sua misura deve essere adeguata a questo spazio.

Lo scovolino deve passare esercitando una certa frizione sulle superfici dentali, per garantirne adeguata detersione: va inserito delicatamente nello spazio interessato sia dalla parte esterna (zona vestibolare) che in quella interna ( zona linguale) e va mosso avanti e indietro così da fare in modo che lo spazio sia tridimensionalmente pulito.

E indispensabile in pazienti con malattia parodontale e va sostituito regolarmente.

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I collutori

Il collutorio è  usato sempre più frequentemente e supporta la rimozione meccanica, può avere diverse funzioni a seconda della sua formulazione

È importante saper riconoscere lʼazione svolta dal collutorio, perché non tutti sono uguali

Ne esistono di diverse tipologie:

  • Con minerali come il fluoro: efficaci nella prevenzione della carie
  • Con oli essenziali: insieme alla pulizia meccanica (spazzolamento e filo/scovolino), possono essere usati anche tutti giorni per limitare lʼinsorgenza di infiammazioni
  • Con molecole antibatteriche: (la clorexidina) utili in presenza di malattie gengivali oppure durante specifiche fasi di cure parodontali ed interventi chirurgici. L’uso dovrebbe essere limitato ad un breve periodo e su indicazione del proprio igienista ed odontoiatria in quanto possono avere effetti collaterali (possono provocare la pigmentazione dei denti e l’ indebolimento del senso del gusto).

Il collutorio è invece molto utile come supporto alla quotidiana rimozione dei residui alimentari, quando non è possibile eseguire lʼigiene orale. Effettuare degli sciacqui aiuta a mantenere la bocca fresca e pulita ed è di supporto per alleviare i sintomi dellʼalitosi.

E’preferibile usare dei collutori a base di oli essenziali, privi di alcol e clorexidina, nel caso non ci fossero delle infiammazione importanti.

Per ogni domanda siamo disponibili e non vediamo l’ora di conoscerti.

 






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